"Escribid con amor, con corazón, lo que os alcance, lo que os antoje. Que eso será bueno en el fondo, aunque la forma sea incorrecta; será apasionado, aunque a veces sea inexacto; agradará al lector, aunque rabie Garcilaso; no se parecerá a lo de nadie; pero; bueno o malo, será vuestro, nadie os lo disputará; entonces habrá prosa, habrá poesía, habrá defectos, habrá belleza." DOMINGO F. SARMIENTO



sábado, 14 de febrero de 2009

A LAMENTARTI...DA CADORNA!

Questo è un modo di dire molto usato abitualmente dagli argentini, in particolare i porteños. Ma a quale Cadorna si fa riferimento?
Certo che essendo circa 4.000.000 gli italiani con i diritti acquisiti, ci saranno in tanti a saperlo, ci ho pensato.
Io, che ho studiato la storia militare in genere, specie la Grande Guerra per la partecipazione di mio prozio Felice, ho letto sul ruolo compiuto dal Generalissimo Conte piemontese, e Maresciallo d’Italia, Luigi Cadorna, Capo del Comando Supremo che comandò le forze italiane contro l’Austria-Ungheria dall’inizio del conflitto -24 maggio 1915- fino alla sconfitta italiana di Caporetto dell’ottobre 1917. Dopodichè fu sostituito dal Generale napoletano, Armando Diaz, che portò l’Italia alla vittoria dell’ottobre 1918.
Mi sono rivolto, ancora una volta, alla storia italiana per indagare di più ed ho trovato un tale Carlo Cadorna (nato a Pallanza l’8 dicembre 1809 e morto a Roma il 2 dicembre 1891) politico, laureato in legge, Giudice aggiunto, Ministro, Presidente della Camera dei Deputati del Regno di Sardegna, Senatore, Prefetto di Torino e Ambasciatore a Londra. Semplicemente impressionante.
Poi un militare, il Conte Raffaele Cadorna Sr. (nato a Milano il 9 febbraio 1815 e morto a Torino il 6 febbraio 1897) fratello di Carlo, Generale e Politico. Notevole.
In seguito il figlio di Raffaele, Luigi Cadorna (nato a Pallanza il 4 settembre 1850 e morto a Bordighera il 21 dicembre 1928) di cui già abbiamo parlato all’inizio.
In fine c’era il figlio di Luigi, Raffaele Cadorna Jr. (nato a Verbania Pallanza il 12 settembre 1889 e morto a Verbania Pallanza il 20 dicembre 1973) militare durante la Seconda Guerra Mondiale e politico decorato dagli Stati Uniti con la Bronze Star Medal...! Mamma mia!
Mi sono venute in mente la stazione della metropolitana di Milano nonchè le importanti vie di ogni città d’Italia che portano questo nome. Le ho scartate.
Indagando sulle feste che festeggiavano gli italiani recati in Argentina nel XIX secolo, ho appreso che loro festeggiavano anzichè il 25 maggio, la presa di Roma e l’annessione di essa all’Italia. E chi comandava le forze che arrivarono alla Breccia di Porta Pia quel 20 settembre 1870? Esatto, il Conte Raffaele Cadorna, che contava tra i suoi Generali più noti Giuseppe Garibaldi, che pochi anni prima aveva pure combattuto nel Rio de la Plata contro le forze di Uribe e Rosas! E qui gli italiani garibaldini facevano festa per tre giorni ricordando quel Generale Cadorna... eroe dell’unità d’Italia!
Ce l’ho fatta! Mi sono detto. Ecco il palese testimone di come sia entrato nella storia argentina questo modo di dire scherzoso e assai ripettuto.
Ma...se non siete d’accordo, mi raccomando a lamentarVi... da Cadorna!

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