"Escribid con amor, con corazón, lo que os alcance, lo que os antoje. Que eso será bueno en el fondo, aunque la forma sea incorrecta; será apasionado, aunque a veces sea inexacto; agradará al lector, aunque rabie Garcilaso; no se parecerá a lo de nadie; pero; bueno o malo, será vuestro, nadie os lo disputará; entonces habrá prosa, habrá poesía, habrá defectos, habrá belleza." DOMINGO F. SARMIENTO



miércoles, 22 de octubre de 2008

ARCHITETTURA ITALO-ARGENTINA NEL XX SECOLO

A parte dei più noti architetti a cui ci siamo già riferiti, ne ebbero molti altri a portare il senso della proporzione, la bellezza e dell’arte fino ai più lontani angoli del Paese.
E’ il caso di Vittorio N. Abbate, architetto italiano radicato a Tucuman, autore di capolavori tali come la filiale della Birreria Quilmes od il Caffe Centenario.
Tommaso Agostini, nato a Firenze nel 1848, laureatosi presso il Politecnico del Capoluogo toscano come ingegnere ed architetto. In Argentina svolse il suo impegno al servizio del Governo di Catamarca.
Gino Aloisi, architetto nato a Pesaro nel 1864. Studio presso l’Istituto Industriale di Fermo (Ascoli Piceno) e arrivo a Buenos aires nel 1885. Collaboro presso gli studi degli architetti Tamburini e Meano fino al 1900. Nel 1904 vinse il concorso per la costruzione del Colegio Militar de la Nacion. Manco ad Alta Gracia (Cordoba) nel 1924.
Giovanni Battista Ansaldi, Architetto che in Argentina svolse la sua professione disegnando tra l’altro il Teatro Onrubia ed il Teatro Comedia. Partecipo anche nel disegno della Cattedrale di Parana.
Bruno Avenati, architetto. Studiò a Torino e pure lui, arrivato in Argentina, venne impiegato dallo studio di Tamburini per controllare i lavori di cantiere come quelli del Colegio Nacional de Rosario (Santa Fe).
Alula Baldassarini, architetto nato a Roma nel 1887. Nel 1909 si reco in Argentina trasferendosi a Mar del Plata dove svolse la sua attività. Il suo ultimo lavoro fu il Casino di La Cumbre (Cordoba). Mori a Buenos aires nel 1975.
Eugenio Benedetti, Architetto. Arrivo in Argentina nel 1865 ed è il responsabile del disegno dell’Ospedale Spagnolo.
Filippo Bergamini, architetto. In Argentina rappresento una ditta comerciale d’importazione di marmi Carrara. Nella sua professione si dedica all’architettura religiosa facendo i disegni della Chiesa di El Trebol (Santa Fe) e di N.S. di Itati (Corrientes).
Luigi Betolli, fu dei primi architetti italiani recatosi a Cordoba ad esercire la sua professione. A lui si deve la Chiesa del Pilar ed il palazzo dell’Academia de Ciencias di via Velez Sarsfield.
Luigi Broggi, architetto nato a Tradate (Varese) nel 1871, studiò a Buenos Aires. Tra i suoi lavori più noti si trova la Chiesa di San Agustin ed il Circolo Italiano di Buenos Aires. Mori alla Capitale dello Stato nel 1958.
L’architetto Cagnoni, nato in Italia, era arrivato nel 1898 e prendeva in carica il Departamento de Obras Publicas de la Municipalidad de Buenos Aires. Fu autore del disegno del Palazzo Municipale cui costruttori furono Castello e Scala.
Virgilio Cestari, architetto nato a Ferrara nel 1861, studio all’Istituto di Firenze e giunse a Montevideo (Uruguai) nel 1889 a richiesta della Compañia Nacional de Obras Publicas. Nel 1892 ando a Rio de Janeiro (Brasile) fino al 1900, anno in cui arrivo a Buenos Aires per assumere la carica di Architetto Municipale. Giovanni Chiogna, architetto italiano disegnatore dell’edificio della Compañia Italo-argentina de Electricidad, organizzata dall’ingegnere Giovanni Carosio.
Ubaldo Emilini, architetto nato a Faenza (Ravenna) nel 1886, arrivò in Argentina radicandosi a Cordoba dove fece la prima galleria La Central. Mori nel 1970.
Giulio Gazzarri, nato a Firenze nel 1887 e giunto in Argentina a pochi mesi d’eta. Studio architettura presso la Facolta di Ciencias Exactas, Fisicas y Naturales dell’Universita di Buenos Aires. Fu professore universitario e nel 1910, Direttore di Architettura della Provincia di Santa Fe. Fondatore della Scuola Popolare di Adrogue (Buenos Aires) dove mori nel 1962.
Francesco Gianotti, Architetto nato a Torino nel 1881 e giunto a Buenos Aires nel 1909. Autore di disegni come la Galleria General Guemes (1915) e la Confiteria El Molino. Mori nel 1967.
Ernesto Gritti, architetto nato a Induna Olona (Varese), radicato a Tucuman nel 1891 dove svolse la sua professione.
Raoul Levacher, architetto nato a Parma. Ottenne il Primo premio al Concorso per la costruzione del Nuevo Banco Italiano (fondato nel 1887). Autore del Pabellon de Los Lagos di Buenos Aires.
Attilio Locati, ingegnere architetto nato a Milano e giunto in Argentina nel 1905. Autore della casa centrale del Banco de Italia y Rio de la Plata nel 1912.
Andrea Marraccini, architetto nato a Bagni di Lucca nel 1865. Giunse in Argentina nel 1883. Tra i suoi lavori più importanti contano il Banco Hipotecario Belga-Americano, l’Asilo degli Orfani Irlandese Cattolico ed il Sanatorio Modelo Mori in Buenos Aires nel 1954.
Salvatore Mirate, architetto nato a Napoli nel 1862. Laureato presso la Scuola di Belle Arti di Napoli. Giunse a Buenos Aires en 1887. Nel 1890 si stabili alla Capitale dello Stato. E’ autore dei disegni delle filiali del Banco de la Nacion Argentina di Cordoba, San Luis, Rio IV e Chivilcoy. Mori nel 1916.
Giuseppe Molinari, ingegnere architetto nato a Novara nel 1898 e laureato a Roma. Durante la Grande Guerra fu ufficiale d’Artiglieria e dopo essere ferito fu decorato. Giunse in Argentina nel 1926 richiesto dalla Compagnia Italo-Argentina d’Elettricità. Autore della Dante Alighieri di Buenos Aires. Mori nel 1954.
Carlo Morra, architetto militare, figlio del Principe Camillo Morra nato a Benevento nel 1854. Giunse in Argentina nel 1881 e subito si inseri nell’esercito argentino. Prese la carica di architetto del Consejo Nacional de Educacion. Nel 1903 Morra concluse la Escuela Presidente Roca. Era direttore dell’Ufficio Tecnico del Ministerio de Obras Publicas de la Nacion quando lo sorprese la morte nel 1926.
Francesco Tamburini, architetto nato a Iesi (Ancona), giunto in Argentina nel 1881 a richiesta del Governo del Presidente Julio Argentino Roca per affidarli il Departamento de Arquitectura de la Nacion. Conta tra i suoi capolavori l’antico Ospedale Militare Centrale, la Scuola Normal di Professori, l’arsenal de Guerra, il Dipartimento Central di Polizia, il Teatro Colon e la Casa de Gobierno (Bs. As.), detta la Casa Rosada. La sede del Governo Nazionale Argentino s’inizio nel 1885 e fu inaugurata nel 1898. All’interno del Paese ci sono parecchi testimonianze di Tamburini come l’Ospedale Nazionale de Clinicas, il Teatro Rivera Indarte e la Banca Provinciale di Cordoba. Mori nel 1891.Giovanni Antonio Buschiazzo, architetto nato in Piemonte nel 1846. Arrivo in Argentina a 4 anni d’eta e studio presso la Facoltà de Ciencias Fisico-Matematicas dell’Universita di Buenos aires laureandosi nel 1878. Nel 1880 prese in carica il Dipartimento di Lavori Pubblici della Municipalita di Buenos Aires. A lui si deve il disegno dell’Avenida de Mayo e le diagonali Nord e Sud che sboccano in Plaza de Mayo, il Cimitero della Recoleta, la Bolsa de Comercio, il Banco Hipotecario, la Banca della Provincia e numerose ville di stile pompeiane. Scompare nel 1917.
Mario Palanti, architetto e pittore, era nato a Milano nel 1885. Studio pittura presso l’Accademia di Brera per poi laurearsi d’architetto al Politecnico di Milano. Tra le sue importanti opere in America ci sono anche il Padiglione Italiano della Fiera del Centenario della Revoluzione di Maggio (1909), il Palazzo Vasena nel quartiere di San Isidro nonchè il Palazzo Salvo a Montevideo (Uruguai), gemello del Barolo di Buenos Aires.
Il Palazzo Barolo (nella foto sopra), fatto dall’industriale tessile italiano Luigi Barolo per albergare le cenere di Dante Alighieri, secondo lui in pericolo dalle terrificanti e solite guerre europee. Allora l’architetto Palanti ispiro il suo disegno nella Divina Commedia.
Vittorio Meano, architetto, nacque a Susa (Torino) nel 1860. Nel 1878, si laurea da geometra all’Istituto di Pinerolo, poi studia architettura presso l’Accademia Albertina di Torino. Verso il 1880 inizia la sua esperienza lavorativa assieme suo fratello Cesare finche, nel 1884, decide emigrare a Buenos Aires per inserirsi nella squadra di Francesco Tamburini.
Il suo capolavoro e senz’altro il Congreso de la Nacion (Bs. As), altre note opere sono il Nuovo Teatro Colon di Buenos Aires e nel 1904, il Palacio Legislativo di Montevideo (Uruguai).
Finalmente c'è l'architetto Clorindo Testa (nella foto sopra), nato a Napoli il 10 dicembre 1923. Egli si laureo presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Buenos aires nel 1948. E' uno degli architetti italiani viventi più noto, tutto ciè evindenziato nei suoi lavori e l'originalità assoluta dei suoi disegni a parte di essere un grande artista plastico. Realizzò capolavori come la Banca di Londra e la Biblioteca Nacional a Buenos Aires.

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