"Escribid con amor, con corazón, lo que os alcance, lo que os antoje. Que eso será bueno en el fondo, aunque la forma sea incorrecta; será apasionado, aunque a veces sea inexacto; agradará al lector, aunque rabie Garcilaso; no se parecerá a lo de nadie; pero; bueno o malo, será vuestro, nadie os lo disputará; entonces habrá prosa, habrá poesía, habrá defectos, habrá belleza." DOMINGO F. SARMIENTO



miércoles, 22 de octubre de 2008

I GESUITI NELL'ARCHITETTURA ARGENTINA

La Compagnia di Gesu è un’ordine religioso fondato nel 1534 - sotto il motto Omni ad maiorem Dei gloriam - da Iñigo López de Recalde, canonizzato dalla Chiesa Cattolica come San Ignacio de Loyola. Inizialmente facevano parte dell’ordine studenti dell’Università di Parigi, decisi a difendere ad oltranza la Chiesa Cattolica dalla Riforma luterana. Il Papa Paolo III diede il via alla Compagnia di Gesu nel 1540. Nel 1610 si recarono in America fino al 1767 in cui vennero espulsi dal Re Carlo III. Solo nel XVIII secolo, la Compagnia di Gesu, porto nel Rio de la Plata oltre una centinaia di artisti, artigiani e professionisti di tutto tipo. Qui il lavoro degli architetti.
Chiesa e Convento di San Francesco (Bs. As.) - L’ordine dei Frati Minori Francescani fu il primo ad stabilirsi a Buenos Aires. Nel 1583 Juan de Garay li consegno l’isolato su cui si trova l’attuale basilica. La prima chiesa venne eretta agli inizi del XVII secolo e l’attuale venne iniziata circa 1731 sul disegno dell’architetto gesuita Giovanni Andrea Bianchi, assistito dal sivigliano Vicente Muñoz. La chiesa di San Francesco s’inauguro il 25 marzo 1754. Nel 1807 crollava la facciata e veniva rifatta qualche anno dopo da Tomás Toribio. L’immagine attuale risale al 1911 quando l’Architetto tedesco Ernst Sackman, ispirato nel barroco bavarese, modifica lo stile neoclassico originale. La facciata principale è molto elaborata in particolare le torri, la cancellata frontale e la cupola. La chiesa ha un’unica navata molto lunga con cappelle laterali poco profonde ed un presbiterio a testata retta. La cúpola si alza su di un tambore ottogonale.
San Francesco fu una delle chiese più rovinata dall’ondata d’incendi scatenata nel mese di giugno 1955.
Chiesa di San Ignazio (Bs. As.) - Dal 1712, secondo il disegno dell’architetto gesuita Johann Krauss, comincio ad edificarse la chiesa attuale con la torre sud ed il muro frontale originale assieme ad un tratto della galleria dell’antica fortezza già scomparsa.
La costruzione fu directa dal proprio Krauss e gli architetti gesuiti Andrea Bianchi e Giovanni Battista Primoli, Juan Wolff (maestro falegname) e Pedro Weger (maestro fabbro). La chiesa venne inaugurata nel 1722 e consacrata nel 1734. E’ la più antica di Buenos Aires, usata da bastione difensivo durante l’Invassioni Inglese. Ispirata nel Gesú di Roma -capolavoro dell’Arch. Vignola del XVI secolo- ha la pianta a forma di croce latina, con una navata principale e due laterali e abside rettangolare. Caratteristica di San Ignazio, condivisa unicamente con la Cattedrale di Montevideo, sono la cúpola su tambore cuadrangolare. La facciata influenziata dal barroco bavarese è ormai discussa. L’Ingegniere Felipe Senillosa completo il disegno, nel XIX secolo, aggiungendo la torre nord gemella a quella sud, ambe due cupole rivestite in Pas de Calais. La chiesa fa parte della Manzana de las Luces (Isolato delle luci) en el 1821 proprio li venne inaugurata l’Università di Buenos Aires.
Chiesa N.S. del Pilar (Bs. As.) - Nel 1716 Diego de Ceballos, gestisce dinanzi la Corte del Re Filippo V l’autorizzazione per la costruzione. Secondo alcuni storici il disegno appartenne agli architetti gesuiti tedeschi Juan Kraus e Juan Wolf. Altri invece pensano che furono i gesuiti Andrea Bianchi e Giovanni Prémoli, i veri autori. Potrebbe anche essere possibile che tutti e quattro abbiano collaborato in diversi periodi. I lavori cominciavano nel 1715 e finivano nel 1725 con lafacciata disegnata dall’Architetto Bianchi. Nel 1731 ebbe termine la torre di 30 metri e venne inaugurata la chiesa il 12 ottobre 1732. E’ la più antica che conserva lo stile originale barrocco. Nel 1779 venne modificata la facciata ed il baptistero frontale creando un atrio chiuso.
Nel 1881 l’architetto Buschiazzo costruiva la facciata del cimitero. Nel 1932 grazie all’architetto Millé la chiesa tornava allo stile originale, modificato nei primi del XX secolo.
Centro Culturale Recoleta/Ex-Convento Frati Recoleti (Bs. As.) – Risale al XVII secolo ed il suo disegno originale corrisponde agli architetti gesuiti Juan Krauss e Juan Wolf intanto la facciata e gli spazi interni del Convento all’architetto italiano Andrea Bianchi. I lavori iniziati nel 1720 concludevano nel 1732. L’architetto Giovanni Buschiazzo fu il responsabile del grande intervento realizzato nel 1880, vero capolavoro di reciclaggio che incluse la cappella, padiglioni, la facciata e terrazzi. Il vecchio Convento funziono come Asilo di Mendicanti e poi d’Asilo di Anziani e nel 1980 si fanno dei rifacimenti destinati alla nuova funzione di Centro Culturale, lavoro richiesto all’architetto napolitano Clorindo Testa assieme Jacques Bedel eLuis Benedit.
Cabildo di Buenos Aires (Bs. As) - A sostituire l’antico e già molto rovinato edificio del Cabildo della Capitale del Virreynato del Rio de la Plata, l’autorità spagnola di Buenos Aires autorizzo la ricostruzione dell’edificio. Richiede all’architetto Giovanni Battista Primoli i primi disegni nel 1719 e nel 1725 l’Architetto gesuita ticinese Giovanni Andrea Bianchi fa il disegno a due piani che verra inaugurato nel 1740. Dalmacio H. Sobrón, si riferi a La Arquitectura del Cabildo de Buenos Aires sul giornale La Nación nel 1981: ... La architettura di Bianchi, predominantemente lombarda, trasformata nel Pilar e nel Cabildo per la inclussione inedita di elementi spagnolizanti è stata giudicata, per mancanza di dati, come un’architettura minore... ma lo storico gesuita chiarisce: il Cabildo è ispirato nel Palazzo dei Giureconsulti di Vía Mercanti della Città di Milano, per altro molto conosciuto da Bianchi.
A parte degli architetti, molti altri gesuiti italiani arrivarono nel Rio de la Plata in diverse spedizioni spagnole. Tra loro:
Bandini, Simone – Nato a Venezia (VN) e destinato alle missioni del Paraná e Paraguay.
Beatillo, Antonio – Nato a Bari (BA) in Puglia.
Blasino, Teodoro - (residente a Buenos Aires nel 1741).
Cataldino, Giuseppe – Nato a Fabriano (AN) in Regione Marche. Assieme Mazeta Simone fondarono le missioni paraguaiane.
Cattaneo, Gaetano – Nato a Modena (MO) nell’Emilia Romagna. Stette per 4 anni in Paraguay dove mori a 38 anni.
Dario, Giovanni – Nato ad Altavilla Irpina (AV) in Campania.
Marelli, Orazio.
Ferrufino, Giovanni Battista, missionario nel Rio de la Plata tra 1646 e 1647.
Guglielmo, Giovanni Giuseppe – Nato a Tempio Pausania (SS), Sardegna. Missionario in Paraguay.
Masioni, Antonio – Nato a Iglesias (CA) nell’Isola di Sardegna. Destinato in Paraguay ed insegnante di filosofía nel collegio di Córdoba per anni.
Manchiano, Antonio – Nato ad Alghero (SS) in Sardegna. Recatosi nelle missioni meridionali fu ucciso dagli indiani del posto.
Mazeta, Simone – Calelefi (Napoli).
Rispario, Antonio – Nato a Cremona CR) in Lombardia. Ucciso nel Chaco nel 1639.
Serra, Michelangelo – Nato a Iglesias (CA) in Sardegna.

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