"Escribid con amor, con corazón, lo que os alcance, lo que os antoje. Que eso será bueno en el fondo, aunque la forma sea incorrecta; será apasionado, aunque a veces sea inexacto; agradará al lector, aunque rabie Garcilaso; no se parecerá a lo de nadie; pero; bueno o malo, será vuestro, nadie os lo disputará; entonces habrá prosa, habrá poesía, habrá defectos, habrá belleza." DOMINGO F. SARMIENTO



miércoles, 6 de enero de 2010

UN PEZZO DI STORIA DIETRO UNA PITTURA

(Seconda puntata)
Da quel giornale “La Prensa”, del 18 giugno 1904 -nascosto e scoperto dietro la pittura acquisita dall’amico Raul Zimmermann-, ho appreso che in quell’anno, la collettività italiana dell’Argentina, era particolarmente indaffarata ad organizzare eventi di grande portata.
Appunto, 1904 c’era stato, tra l’altro, l’anno dell’inaugurazione del monumento all’”Eroe dei due mondi”: Giuseppe Garibaldi.
Adesso so di preciso come fu organizzato quell’atto che ebbe luogo in Piazza Italia, nel quartiere di Palermo.
L’opera dello scultore Eugenio Maccagnini venne inaugurata il 19 giugno 1904 con la presenza, tra l’altro, dell’allora Presidente Julio Argentino Roca e Bartolomé Mitre. Ecco i fatti.


All’1:00 p.m partiva la colonna principale dall’Avenida Pueyrredon, lungo l’Avenida Santa Fe.
Alle 2:30 arrivava in piazza la delegazione ufficiale e venivano intonati l’Inno Nazionale, la Marcia Reale Italiana e l’Inno di Mameli.
Poi si sentiva il discorso del Presidente del Comitato, Sig. Ambrosetti, dopodichè veniva scoperto il monumento equestre di Giuseppe Garibaldi.
La truppa, schierata sull’Avenida Sarmiento, salutava con 21 cannonate d’artiglieria e cominciava cosi la sfilata accompagnata dall’Inno a Garibaldi, interpretato da tutte le bande cittadine presenti.
In seguito, il Sindaco di Buenos Aires, Sig. Alberto Casares, dava lettura e firmava l’atto di consegna del monumento.
Alle 3:30, la colonna civile sfilava intorno al monumento eppoi venivano depositate corone di fiori ai suoi piedi.
Aderivano e marciavano inserite alla colonna, le società svizzere Filantropica, Federal Liberale Ticinese, Union Suisse, Svizzera di Ginnastica; l’Orfeon Rivadavia, partito dalla sede di via Victoria 2313; la Fratellanza Militare con banda e bandiera; la Società Unione e Fratellanza di Rufino; il Gran Oriente Argentino di via Cangallo 1242 schierava i suoi massoni e le loggie arrivate dall’interno del Paese; la Loggia Prima Argentina, la Loggia Capitolare di La Plata, la Federacion de Sociedades Francesas, la Società Italo-Argentina “I trovatori” ed il Comitato Albanese, si inserivano alla lunga colonna popolare.
Partecipava anche l’equipaggio della Crociera “Umbria”, con a capo il suo comandante, Capitano di Fregata, Coral.
Anche da Montevideo, trasportati sul vapore “Colombia”, arrivavano rappresentanti delle società della Capitale dello Stato uruguaiano nonchè legionari di Garibaldi col vesillo della Battaglia di San Antonio.
La Società Vittorio Emanuele II, organizzo una festa popolare presso la Expo di Palermo e l’artista Gottuzzo disegnò una bella medaglia commemorativa a richiesta del Comitato organizzatore e sotto modelo del Prof. Maccagnini.
Il sig. Giuseppe Parisi volle contribuire con la pubblicazione della produzione poetica dedicata a Garibaldi la cui prima lettura si era fatta presso il Circolo Italiano qualche giorno prima.
La Stella d’Italia organizzò un ballo presso i saloni di via Callao ed uno spettacolo con artisti come Pirovano e Bolognini, che rappresentarono la commedia “Il biricchino di Parigi”, e la Sig.ra Pirovano recitò un’ode a Garibaldi.
Il dott. A. B. Martinez, a nome della Fratellanza Italo-argentina fece una conferenza presso la “Operai Italiani” con proiezioni luminose sulle opere dell’italianità nella Repubblica Argentina e vedute di Roma antica e moderna.
Insomma, una impresionante dimostrazione di ringraziamento da parte di tutta la società argentina verso la collettività italiana ed i suoi ottimati che lottarono a fianco le truppe nazionali nel Rio de la Plata.

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